Gabriele Luciani

Nasce a Tivoli nel 1990.

Dà inizio alla sua carriera artistica formandosi nell’arte orafa. Durante gli anni del liceo, seguendo gli insegnamenti dell’artista tiburtino Elverio Veroli, si diletta nella realizzazione di copie-studi dai grandi maestri della storia dell’arte prediligendo sin da subito la pittura ad olio e la scultura.

Nel 2015 a Roma si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti, grazie alla quale, ha potuto svolgere parte degli studi in Spagna, nella più antica e rinomata “Universidad de Salamanca”.

La sua pittura scava e indaga quelli che sono gli antichi temi mitologici e sacri, rappresentati dall’artista con un gusto che ricorda e accorda insieme stili barocchi e vittoriani, contornati, il più delle volte, da un sentito gusto per l’art nouveau.

AWARDS

  • 2019 – Work selected for “Grand Prix 2019” Collective Exhibition within “Art Revolution Taipei“, World Trade Center, Taipei, Taiwan
  • 2017 – Work selected for “Figurativas 2017“, Museum Meam, Barcelona, Spain
  • 2016 – “Shadow Puppets Lab“, Workshop for William Kentridge, “Triumphs and Laments”, Macro Pelanda, Rome, Italy
  • 2016 – First Place, “Pair” (Prize for American and Italian Relations), Rome, Italy.

EXHIBITIONS

        ° 2022 Pre-Raphaelite mostra collettiva Vonburen Gallery

        ° 2020 – Aurea Aetas, mostra personale Mirabilia Art Gallery

  • 2019 – “SyArt Festival”, Group show, Villa Fiorentino, Sorrento, Italy.
  • 2019 – “Art Revolution Taipei” , Art Fair, World Trade Center, Taipei, Taiwan
  • 2018 – “Night – Tiny Biennale“,  Group show, Temple Univeristy, Rome, Italy
  • 2017 – “Antico Presente – L’Accademia Disegna“, Group show, Musei Vaticani, Rome, Italy
  • 2017 – “Eat the street“, Group show, Rome, Italy
  • 2017 – “Figurativas 2017“, Group show, Museum Meam, Barcelona, Spain
  • 2017 – “Less yeux mires“, Group show, Sacripante Gallery, Rome, Italy
  • 2017 – “Three phases“, Group show, Palazzo Vescovile, Acquapendente, Italy
  • 2017 – “Corporate Art“, Collective show, Rome, Italy
  • 2016 – “Museo Atelier, il Racconto e l’Esperienza“, Drawing Workshop, Musei Capitolini, Rome, Italy
  • 2016 – “Wao Festival 2016″, Live Painting Show, Monte Peglia, Italy
  • 2016 – “Dal mito al sogno“, Duo Show, Palazzo Vescovile, Acquapendente, Italy
  • 2015 – “Musica e Roma, classica sul Tevere“, Collective Show, Rome, Italy
  • 2014 – “Nel cerchio di Moreau“, Group show, Spazio 23, Rome, Italy
  • 2013 – “A quattro voci“, Group show, Rome, Italy
  • 2012 – “Il segno delle orme“, Group show, Casa delle memoria e della storia, Rome, Italy

Di seguito testo critico di Rossella Savarese

Nonostante la sua giovane età le sue opere figurano in mostre e riconoscimenti sia di livello nazionale che internazionale. L’amore per il rigore, il dettaglio, la minuziosa attenzione al particolare le eredita dagli studi dedicati all’arte orafa, con approfondimenti e strutturazione del percorso artistico grazie agli studi accademici con specializzazione all’estero, precisamente in Spagna.

La lucentezza dell’oro appare nei suoi lavori non solo come tratto personale ed identificativo ma assume un significato profondo, un trait d’union, linea che segna ed apre feritoie di luce, il più delle volte coadiuvato da un sapiente impiego di foglie d’oro su tele dipinte ad olio. Luciani si riappropria di un “fare artistico” di declinazione classica, indaga temi mitologici e sacri attraverso una ricerca artistica notevole e mai convenzionale.

L’opera scelta s’intitola “Acamante”.

L’artista pittoricamente racconta la storia di Filippo e Acamante, una delle storie d’amore più commoventi e sfortunate che ci sia stata tramandata. Acamante con uno sguardo fisso ed ammaliante si rivolge allo spettatore mentre l’altro protagonista, la principessa Filippo è rappresentata, come la mitologia tramanda, sotto forma di mandorlo in fiore, a seguito di una metamorfosi voluta dalla dea Atena. Saputa la notizia Acamante accorre sul luogo dove è situato l’albero e con un abbraccio eterno si ricongiunge alla sua amata, favorendone il germogliare di splendidi fiori che, ad oggi, simboleggiano la speranza, oltre che il ritorno alla vita della natura.

La tecnica: olio su tela, dimensione 30 x 40 cm, in collezione privata.

Collezione Privata

Vincitore Premio Arbiter SyArt Sorrento Festival 2019

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