Angelica Romeo
nasce a Roma nel 1970 e trascorre gli anni della crescita tra Perugia, Monza e la capitale. Sin da bambina respira l’odore dell’olio di lino, accanto a madre e nonna entrambi pittrici . Negli anni coltiva la sua attrazione per l’arte e già dall’età del liceo spesso marina la scuola per frequentare una nota bottega di restauro in via Margutta a Roma. Si iscrive in seguito alla scuola di restauro di Colalucci e si diploma.
Durante gli anni della sua formazione i numerosi viaggi e le sue vicissitudini familiari la spingono a desiderare non solo una rapida indipendenza, ma anche una realizzazione personale tenendo fede alla sua natura creativa. Spinta da questa ambizione precoce, a soli 21 anni coglie al volo un occasione e si affaccia al mondo del lavoro come imprenditrice nell’ambito dell’arredamento, cui si dedica con successo per quasi 10 anni. Tornerà a dedicarsi al suo primo amore “la pittura “ solo dopo una pausa obbligata dall’arrivo del primo figlio. Sono anni di grandi cambiamenti personali, di crescita, soddisfazioni ma anche di esperienze dolorose. E forse saranno queste ultime a darle la spinta decisiva di volersi “ Astrarre” dalla vita quotidiana buttandosi anima e corpo nella pittura. Esordisce con la sua prima personale nel 2009 a Roma nella Galleria Romberg con una mostra dal titolo “Azioni, Contrazioni, Rivelazioni” curata da Gianluca Marziani, in cui presenta un lavoro che evoca apparentemente il post informale ma che interpreta con rispetto e rigore il colore dei maestri del passato. Partecipa nel 2010 ad alcune mostre collettive a Roma, tra cui , “Stop all’abuso sulla donna“ al Museo delle Mura e “Arte senza frontiere “ per Medici senza Frontiere a Palazzo Colonna. Nel 2011 la sua seconda personale dal titolo “ De Aqua” allestita nello spazio del Circolo Acquaniene di Roma; nel 2012 prende parte alla quarta edizione di ” Fabula in art ” mostra collettiva per i bambini del Mozambico allestita nel complesso di San Salvatore in Lauro. Nel 2014 è presente con le sue opere della collezione “VINYLE” nella suite dell’Art First Hotel ” per Art Carpet a cura della galleria Mucciaccia . Nello stesso anno a cavallo tra il 2014/2105 partecipa alla collettiva “Baculus” al museo Palazzo Collicola di Spoleto. Nel 2015 è tra i protagonisti del prestigioso evento “Smart Made In Italy” voluto dall’ambasciata italiana a Monaco per promuovere le eccellenze del Made in Italy nella spettacolare cornice dello Yacting club di Montecarlo.Ad ottobre 2015 espone AL CIRCOLO TENNIS CLUB PARIOLI di Roma in una doppia personale organizzata dalla Galleria Mucciaccia per il ciclo ” ARTE IN CIRCOLO” curata da Gianluca Marziani e Giulia Abate. Nel 2016 partecipa alla collettiva in favore delle popolazioni terremotate ad “ARTISTI PER AMATRICE” organizzato dalla Galleria Mucciaccia.Sempre nel 2016 è presente a “ DISTRETTO ARTE” evento live al GUIDORENI DISTRICT . Nel maggio 2017 inaugura la mostra “ PRESENZE ASSENZE “ a cui partecipa non solo come artista ma anche come ideatrice e coordinatrice del progetto per la GALLERIA D’ARTE EITCH BORROMINI . A giugno 2017 è ospite con opere a tema sulla terra del prestigioso evento HEART and AND SOIL promosso dalla FAO .Nel 2018 una doppia personale con l’artista Brigita Huemer dal titolo “Emotiva” presso la galleria Mucciaccia Contemporary di Roma, direzione artistica di Giulia Abate , a cura di Cesare Biasini Selvaggi . Sempre nello stesso anno partecipa a due progetti internazionali a cura di Ermanno Tedeschi, “Unforgettable childhood” mostra itinerante in diverse città conclusa al Museo Carlo Bilotti di ROMA a febbraio 2020, e “ Ricordi futuri” al Memoriale della Shoah binario 21 Milano. Attualmente collabora con la Galleria Mucciaccia Contemporary di Roma. Le sue opere sono esposte in diversi luoghi romani . Importanti progetti internazionali in corso.
Da dicembre 2020 ha aperto un nuovo laboratorio creativo ‘IMMAGINARYA ART LAB “ anche sede del suo studio d’arte insieme all’artista scultore Quirino Cipolla che ha sede in via Angelo Emo sotto i musei vaticani. A novembre 2022 partecipa alla mostra internazionale SYART SORRENTO FESTIVAL nel prestigioso museo Villa Fiorentino di Sorrento. Nel 2023 fa parte di una mostra collettiva dal titolo TIMELESS IMMORTAL ART CHINA , presso il Moon Bay center di Tunxi city in Cina. Nel 2024 con la Galleria SyArt Gallery di Sorrento, espone le sue opere a ROMA ARTE IN NUVOLA nella bellissima cornice della Nuvola di FUKSAS all’Eur.
L’Arte di Angelica Romeo è prevalentemente materica e tendenzialmente monocromatica ,sebbene la sua ricerca del colore ed il gioco delle stratificazioni, spesso la portano a contrasti accesi e policromatici, optando per una base forte ,che capta le variabili in difetto ed eccesso. Oltre all’acrilico , componente base di tutti i lavori ,l’artista si avvale dell’uso di diversi materiali : malte ,sabbie,,gesso, tessuti, fili ,cartone, carta, cemento, resina, a secondo del progetto in corso. I suoi lavori seguono quasi sempre una traccia emotiva, un tema collettivo da indagare, una ricerca sugli aspetti interiori della vita. In gran parte esprimono stati d’animo personali di un vissuto a volte doloroso ,ma anche inneggiano all’amore per la terra e la natura ed i suoi elementi primordiali come l’acqua, l’aria, il fuoco.
Raramente cade nella tentazione dell’astratto informale perché il suo lavoro gestuale segue un rigore attento secondo una logica che rende comunque le sue opere riconoscibili. Tagli, fratture ,rotture dividono in due le tele come a denunciare una doppia identità, propria del vissuto familiare dell’artista.
Il suo stile rigoroso nella composizione e nel rispetto dell’equilibrio della forma, tuttavia trasmette forza e vivacità proprie del suo carattere. Nei lavori più recenti infatti si percepisce il desiderio di rompere alcuni schemi che lei stessa si è posta , superando la monocromia ,ed azzardando colori più vivaci, che trasmettano allo spettatore un senso di benessere e positività.
ANGELICA ROMEO
Materiche trasmutazioni
Osservare il lavoro di Angelica Romeo reclama una catarsi. Si può asserire che nell’atto esplorativo, l’occhio del fruitore è acutamente coinvolto nel processo originario di sintesi cromatica e materica della sua ricerca che conduce per l’appunto ad una purificazione.
Il colore trasmuta la materia in uno scambio reciproco in cui i perimetri risultano immaginari e l’intervento dell’artista, che plasma e combina pigmenti unendoli a materiali vari, resta elemento portante di un dialogo di origine post-informale.
Lo studio e la formazione nel settore del restauro e la sua innata propensione alla conoscenza profonda dell’estetica, conducono Romeo sino alla produzione odierna che raggiunge profili di alto livello culturale, artistico e contenutistico.
Il risultato finale è ottenuto per sovrapposizione/sottrazione monocromatica o bicromatica, in una sorta di danza corporea e concettuale intorno al supporto ed in cui l’autrice bilancia istintualità e razionalità con esiti ragguardevoli.
Rossella Savarese
(storico dell’arte, gallerista e curatrice SyArt)